Con caparbietà e talento creativo, accompagnati da durissimi esercizi fisici, l’americana Loie Fuller (nome d’arte di Mary Louise Fuller) rivoluzionò il mondo del balletto di inizio Nocevento, ammaliando la Parigi della Belle Epoque attraverso sofisticati e innovativi spettacoli di danza.

Movimenti fluttuanti, luci colorate, musiche trascinanti, tutti da lei orchestrati e magistralmente interpretati sul palcoscenico…Loie Fuller reinventò non solo il balletto, ma l’intero mondo del teatro, sperimentando scenografie ad effetto e coreografie davvero sbalorditive per la sua epoca.

Per chi la vedeva per la prima volta era come l’apparizione di “un fiore di sogno” (così venne definita dai suoi contemporanei).

Una donna artista, che non aveva mai studiato danza, ma che fu capace di dar vita ad esibizioni memorabili, tanto da ispirare molti artisti dell’epoca: da Toulouse- Lautrec a Mallarmé, da Rodin ai fratelli Lumiere (quest’ultimi ripresero alcune sue performances con le prime macchine da presa).

Alla vita di Loie Fuller è stato dedicato il bellissimo fim francese “Io danzerò”  diretto da Stephanie Di Giusto e interpretato dall’intensa Soko.

Loie Fuller, quando la danza è “un fiore di sogno”
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