“Toglietemi tutto, ma lasciatemi l’attesa;
di qualcuno o di qualcosa
che mi tenga in pugno,
che mi metta sul ring col desiderio,
oppure col bisogno”
Sylvia Plath
“Toglietemi tutto, ma lasciatemi l’attesa;
di qualcuno o di qualcosa
che mi tenga in pugno,
che mi metta sul ring col desiderio,
oppure col bisogno”
Sylvia Plath
Dal romanzo “La campana di vetro” di Sylvia Plath
Oggi dimenticherò le mistiche cupezze del rosso.
Ne farò tinte eteree, da dipingere in sogno.
Papaveri dolci, ninnananne dei campi,
per menti sedate da troppi farmaci.
Bruciano la testa al solo pensiero di toccarli,
calici di sangue come incubi notturni.