E’ una bella mattina di inizio estate. La fatina Adelaide è appena tornata dalla cima della collina dove ha passato la notte a guardare le stelle. Ha molto sonno e vorrebbe fare colazione, ma è felice di ritrovare le sue amiche farfalle che volteggiano nel giardino di una casa.

“Sapete, amiche? Stanotte ho visto sorgere le prime costellazione estive: il Cigno, L’Orsa Maggiore, L’Orsa Minore… Che notte magnifica!”

“Davvero, Adelaide? Noi abbiamo incontrato le lucciole. Sono tornate dall’ultima estate!”

“Le lucciole! Voglio vederle anche io! Adoro i loro giochi di luce…”

“Devi aspettare che sia notte. Di giorno dormono nei campi di grano!”.

Adelaide è impaziente e vorrebbe tanto che fosse notte. E’ una fatina molto curiosa e così, per ingannare il tempo, decide di avvicinarsi alla casa che sorge all’interno del giardino. La finestra della cucina è aperta. Lei vorrebbe entrare, ma le farfalle le intimano di non farlo.

“Adelaide, non entrare lì dentro! Gli esseri umani sono cattivi: imprigionano le creature più belle e indifese…persino noi farfalle!”.

Adelaide però non dà loro ascolto, soprattutto dopo aver visto che sopra il tavolo della cucina c’è un contenitore aperto, pieno di biscotti appena sfornati.

“Mmm…che buoni” pensa la fatina che non ha ancora fatto colazione, annusando quell’odorino dolce che le stuzzica il nasino…e l’appetito!

In cucina non c’è nessuno, così Adelaide svolazza vicino al barattolo di biscotti, poco più grandi di lei! Ciò che l’attira sono quei candidi granelli di zucchero che sembrano luccicare…la fatina fa capolino nel barattolo e vi si rannicchia dentro.

“Che posticino confortevole!” si dice soddisfatta. Vorrebbe assaggiare un pezzettino di biscotto, ma… all’improvviso cala la notte! Il cielo diventa buio e Adelaide, sentendosi preda di un sonno improvviso, viene trasportata in un altro mondo…

…dove ci sono montagne a forma di mandorle, innevate di zucchero a velo, sentieri di cioccolato, alberi che fruttano chicchi di cacao e radici dal gusto di vaniglia. Sopra di lei, i granelli di zucchero splendono in costellazioni dalle forme più strane fra candide nuvole di panna montata.

Ma dove sono? Sembra il paradiso dei dolci!” pensa Adelaide mentre volteggia in quel mondo profumato di buono dove ogni cosa è dolce, dalle pietre in terra alle stelle del cielo! C’è persino un ruscello di miele, che scorre lungo verdeggianti prati glassati e ricoperti da fiori di marzapane.

Ad un certo punto, però, quel mondo sparisce dalla sua vista in un lampo di luce che la riporta alla realtà. Ciò che vede ora sono gli occhi luminosi di un bambino che la guarda dall’alto del barattolo di biscotti.

Adelaide capisce di essersi addormentata dentro il barattolo, che qualcuno ha chiuso senza notare la sua minuscola presenza, e di aver sognato a lungo, in mezzo a quei biscotti profumati…ma quante ore sono passate?

Il bambino, che ora la guarda sorpreso, ha aspettato che fosse notte per aprire di nascosto il barattolo e prendere un biscotto. E’ un golosone, come sa bene la mamma! Ora ha scoperto al suo interno una fatina…più piccola degli stessi biscotti che vorrebbe mangiare!

“Ti prego, non imprigionarmi!” gli implora la fatina. “E non mangiarmi!” aggiunge, sperando che gli esseri umani non mangino le fate. (Le farfalle su questo non le hanno detto nulla).

“Ma tu chi sei?”, le chiede il bambino.

“Sono una fatina” risponde lei, impaurita.

“Sei una fatina come quelle delle favole che mi legge la mamma?”

“Penso di sì…” risponde lei, accennando un sorriso.

“Io sono un bambino. Mi chiamo Gioele. E, sai, mi piacciono tanto quelle favole!”

La fatina comprende che il bambino non le farà alcun male e, muovendo le alette con emozione, gli fa l’inchino.

“Piacere, Gioele, io sono Adelaide”

Anche il bambino le sorride e le fa l’inchino.

“Piacere, Adelaide, io sono Gioele”

Il bambino le porge la manina. Adelaide si alza in volo e l’accarezza.

“Vuoi un pezzettino di biscotto?” le chiede Gioele.

“Sì, un pezzettino piccolo, grazie”

“E’ bello mangiare qualcosa di dolce in compagnia”, pensano entrambi.

“Ora devo andare, Gioele”, dice la fatina, riprendendo a volare.

“Mi tornerai a trovare, Adelaide?”

La fatina allarga le braccia ed esclama: “Ma certo!”

Gioele accompagna Adelaide alla finestra e, una volta aperta, lascia che la sua nuova amica ritorni a volare libera nel giardino, dove le lucciole sono tornate a brillare. Adelaide, dopo aver ringraziato Gioele per la merenda, va loro incontro, sotto le stelle e in mezzo alla natura.

“Che dolcissimo sogno ho fatto in quel barattolo di biscotti – pensa la fatina – ma ancora più dolce è stata la merenda in compagnia di Gioele!”

Gli esseri umani non sono tutti cattivi, come credono le farfalle, e Adelaide sa che chi crede nelle favole fin da piccolo, una volta grande non potrà mai fare del male ad alcuno!

Ora la notte ravvivata dalle lucciole è ancora più luminosa, soprattutto se vista attraverso gli occhi innocenti di un bambino.

Favola dedicata al mio nipotino Gioele 

 

 

 

Adelaide, fatina curiosa

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