“Augusto nel buio della lotta”

Una distesa di neve, ammantata di luce, su cui scivolare leggeri e senza pensieri, come angeli in volo. “Il paradiso deve essere così” aveva pensato Augusto mentre, per la prima volta, scendeva il pendio innevato con gli sci ai piedi. Il soffice candore della neve, l’abbraccio caldo del sole e un orizzonte che sconfina in sfumature azzurre sempre più intense. E l’aria tersa come il cristallo a rinvigorire lo spirito, e il silenzio dominante di Dio a celebrare la maestosità del cielo. Da lassù, Augusto si sentiva in pace con se stesso, come mai gli era capitato. Il mondo era un luogo bellissimo, in quel momento. Incorniciava il suo sguardo di stupore, infondendo nel suo cuore un desiderio di struggente bellezza. Sarebbe ritornata nei suoi ricordi quell’immagine, simile ad un miraggio perduto nel deserto, soprattutto dopo il suo ritorno a Serra San Quirico, una volta scoppiata la guerra. [Leggi tutto]