Da quando venne al mondo (il 1^ giugno 1926 a Los Angeles), Marilyn Monroe – nata Norma Jeane Baker – non ebbe mai un affetto sicuro, una casa stabile, qualcuno che potesse infonderle amore e la garanzia di un futuro. La madre Gladys era malata di mente ed entrava ed usciva dalla clinica psichiatrica (schizofrenia paranoide la sua patologia); la nonna Della soffriva anch’essa di disturbi psichici, tanto che tentò di soffocare la nipotina con un cuscino (un trauma che Marilyn si portò dietro per tutta la vita).
James Dean, l’antidivo che divenne leggenda
Per essere consacrato da critica e pubblico come il nuovo Marlon Brando, a James Dean (nato nel 1931 a Marion, nell’Indiana) bastarono due film: “La valle dell’Eden” di Elia Kazan e “Gioventù bruciata” di Nicholas Ray. Quando morì, il 25 settembre 1955, stava finendo di girare un altro film che fece epoca “Il gigante”, con Elizabeth Taylor e Rock Hudson.
Loie Fuller, quando la danza è “un fiore di sogno”
Con caparbietà e talento creativo, accompagnati da durissimi esercizi fisici, l’americana Loie Fuller (nome d’arte di Mary Louise Fuller) rivoluzionò il mondo del balletto di inizio Nocevento, ammaliando la Parigi della Belle Epoque attraverso sofisticati e innovativi spettacoli di danza.